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Radio Pentothal nasce nel 2023 nell’ambito di alcune riflessioni stimolate da Sineglossa, che supporta il progetto, sul tema della post-verità. Avevo già esperienza di lavoro con AI, in particolare con modelli linguistici che prima di ChatGPT permettevano generazione di testi con semplici input. Dato il rapido sviluppo della tecnologia, i tempi erano maturi per l'idea di creare una stazione radio diffusa sia sul web che via onde radio, alimentata da AI testuale. L'ispirazione per questo progetto, e quindi per il modo in cui l’AI avrebbe dovuto essere allenata e generare testo, veniva dagli anni '70 italiani, un'epoca ricca di fermento culturale e sperimentazione politica. Su quest’epoca avrei adottato uno sguardo molto personale e soggettivo, quello di mio padre Frank Precotto, che studiava a Bologna nel 1977. Già in questa fase iniziale si è voluto tracciare un doppio percorso: da un lato, il recupero di quell'estetica e cultura underground, dall'altro, la creazione di uno spazio di dialogo contemporaneo, reso possibile dall'interazione con un'AI.

Ad aprile 2024, durante una prima call con i teatri partner, e con i tutor Anna Maria Monteverdi e Marcello Cualbu, si è cominciato a discutere dell'uso di tecnologie innovative e degli scenari d'uso dell'AI nel progetto. L'obiettivo era immaginare come un'intelligenza artificiale potesse non solo "alimentare" il progetto, ma essere anche un vero e proprio attore all'interno della narrazione radiofonica.

Nello stesso mese, in una conversazione con il creative developer Michele Cremaschi, si è approfondita l'importanza della coerenza sia nei materiali stilistici che nei contenuti. Si è discusso su come l'AI potrebbe essere addestrata su stili e contenuti specifici, per evitare dissonanze nel tono delle trasmissioni e garantire continuità con l'epoca di riferimento. Ho dunque cominciato a mettere in relazione le richieste di Cremaschi con i materiali a mia disposizione dall’archivio di mio padre.

Poco dopo c'è stato un incontro cruciale con Anna Maria Monteverdi presso il suo ufficio in UNIMI. In questo incontro si è parlato dell'archiviazione storica e del reenactment, temi centrali nella riflessione attorno al progetto. Monteverdi ha per esempio paventato la possibilita di fare lavori analoghi con altri archivi, come quello che segue lei dell’artista Giacomo Verde. Si è discusso della settimana di residenza finale, in presenza, una fase in cui la performance avrebbe preso forma concreta, mantenendo comunque la fruibilità online per un pubblico più ampio.

Ho cominciato a prendere esempio da alcune radio alternative e underground del passato, interrogandosi su come poter mantenere quella stessa energia sovversiva e sperimentale, pur utilizzando tecnologie contemporanee come l'intelligenza artificiale.

Maggio 2024 è stato dedicato alla raccolta di materiali storici e documenti dagli anni '70, per costruire un archivio a cui l'AI avrebbe potuto attingere per ispirare le trasmissioni. L'idea era di creare un sistema che non fosse solo tecnologicamente avanzato, ma anche profondamente radicato nel contesto culturale da cui prendeva ispirazione.

Grazie anche ai feedback ricevuti nelle call di aggiornamento con tutti i partner e artisti del progetto, ho cominciato a riflettere sull'apertura del progetto al pubblico. Un punto focale è stato il coinvolgimento attivo del pubblico, immaginando che potesse interagire con l'AI tramite chiamate o chat. Si è inoltre deciso di utilizzare attori solo per specifiche interazioni, mantenendo il pubblico partecipe nel processo creativo.

Sempre in maggio, in una call con il tutor Marcello Cualbu, è stato introdotto il concetto di AI come archivio spazio-temporale. Questa riflessione ha preso spunto da alcuni progetti precedenti, nei quali l'intelligenza artificiale era vista come una sorta di ponte tra passato e presente, capace di reinterpretare gli eventi storici in chiave contemporanea.

Il 16 maggio 2024, durante una visita a Frank Precotto (mio padre), ho iniziato a esplorare vecchie registrazioni storiche, in audiocassetta, che avrebbero potuto servire da ispirazione per i contenuti della radio, riguardanti in particolare i funerali di Francesco Lorusso, studente ucciso dalla polizia a Bologna nel 1977.

Verso la metà di maggio sono stato invitato a tenere un laboratorio presso il festival Reclaim The Tech, al TPO di Bologna, utilizzando ChatGPT per la creazione di trasmissioni radiofoniche. Questo laboratorio ha segnato un momento importante, poiché ha permesso di testare sul campo le capacità dell'AI nell’elaborare contenuti originali per la radio, con stimoli di partecipanti casuali.

A giugno 2024 ho finalmente iniziato a lavorare sulla trascrizione del dataset, cominciando dalle trascrizioni di varie trasmissioni e anche della chiusura di Radio Alice operata dalla polizia nel 1977.

A luglio 2024, le riflessioni si sono concentrate sull'efficacia di diverse AI ChatGPT, ma anche come il prototipo di AI addestrata fornito da Michele Cremaschi, nell'elaborazione di dialoghi e contenuti. Si è discusso di come queste intelligenze artificiali possano interagire con i performer umani, creando dinamiche ibride di comunicazione.

Il 4 luglio 2024 si è dato il via al laboratorio di "nastro continuo" della radio, dove ho invitato attrici e attori coinvolti del progetto a giocare con questa AI recentemente addestrata sul mio dataset, sperimentando con la struttura delle trasmissioni e pianificando gli elementi centrali della stazione radio. Il laboratorio è continuato con il coinvolgimento dei musicisti, I FIDANZATI DELLA MORTE, per la parte delle canzoni, su cui è stato fatto un lavoro a parte.

Un momento significativo è stato la call con i teatri partner del 10 luglio 2024, in cui si è ragionato sull'ascolto collettivo e sulla grammatica delle trasmissioni, esplorando come l'AI possa "filtrare" i contenuti secondo diverse soggettività.

Il 29 luglio 2024 ha segnato un altro importante passo avanti, con un incontro pianificato da tempo a casa del filosofo Bifo, ispiratore e membro di Radio Alice, mediato da Federico Bomba di Sineglossa, in cui ho prima chiesto l’autorizzazione informale a continuare con il progetto, e in cui si è incredibilmente registrata dalla sua viva voce l'introduzione alla trasmissione. Si sono discussi temi legati alla drammaturgia, come l’impatto del lavoro sulla contemporaneita, e le attuali passioni di Bifo: gli incendi e la diserzione. Si e’ anche valutato insieme l’importanza dell’aspetto ironico del lavoro, concetto che Bifo ha perfino inserito in una sua mailing list recente.

Alla fine di agosto 2024, ho riflettuto sulla natura dell'AI come fonte di verità all'interno del progetto, ponendo questioni più filosofiche sull'intelligenza artificiale come veicolo di narrazione chiaramente fallace e falso in un mondo dove tutta l’informazione potenzialmente lo è. Una riconnessione col tema della post-verità iniziale.

Infine, a settembre 2024, dopo che ho sistemato il dataset con le loro indicazioni, Marcello Cualbu e Michele Cremaschi continuano a lavorare su due distinte AI: il primo un AI locale, meno potente, ma piu indipendente, il secondo un AI online, piu potente, ma anche meno affidabile. Il lavoro continua.


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